giovedì 26 settembre 2013

VENDESI ITALIA





















"Avevo un'azienda che valeva 10 milioni di euro nel 2005, ma grazie a tutte le tasse che ho pagato e alla crisi, non entravano più soldi. Lo stato non mi aiutava, a quanto pare manco loro avevano soldi, le banche nemmeno...
La soluzione era licenziare e nella peggiore delle ipotesi... Chiudere. Arrivò un cinese che mi chiese se ero disposto a venderla e io, disperato, gliela cedetti per 1 milione di euro, quella era la sua offerta, un decimo del suo valore. Era l'unica offerta da anni...
Risultato, ora produce, vende e riscuote, ma la maggior parte dei guadagni vanno a finire in Cina."


Telecom, Plasmon, Alitalia, Buitoni, Parmalat Ducati e chi più ne ha più ne metta. Siamo alla frutta? No, direi che siamo all'ammazza caffè e che probabilmente non riusciremo nemmeno a digerire...

Ciò a cui anni di capitalismo sfrenato, di economia neo-liberista e di politiche monetarie volutamente errate stanno portando è proprio questo... L'Italia è attualmente in svendita, le più grandi aziende dei più disparati settori, società fino a poco tempo fa orgoglio italiano e motivo di vanto da parte nostra, stanno passando a poco a poco a compratori stranieri. C'erano inoltre società che erano dirette in parte (e delle volte interamente) dallo Stato (come giusto che fosse) che ora sono state privatizzate (a volte nemmeno "ufficialmente") e rivendute a mercati "esterni"...

Così assistiamo ad orde di cinesi che trovano il nostro paese molto allettante, gruppi di emiri arabi che spendendo "due spicci" possono rilevare intere aziende, cordate brasiliane che acquisiscono quote di maggioranza di fabbriche che, per centinaia di anni, sono state parte della nostra personale cultura (penso ai biscotti Plasmon ad esempio) ...
Ed ecco allora che ci ritroviamo Telecom (Italia) in mano agli spagnoli e AlITALIA in mano ai francesi, Ducati ai tedeschi, e la lista, credetemi, è davvero lunghissima...

Ci sono potenti e loschi personaggi poi che parlano di cambiare la Costituzione per rendere più semplice l'espropriazione di quelle aziende che, nonostante tutto, ancora rimangono italiane. Insomma, cambiare la costituzione per permettere ai mercati esteri di acquistarci in modo più semplice e probabilmente in maniera più economica.
Insomma, stiamo diventando una colonia a tutti gli effetti e i politici italiani hanno ancora il coraggio di parlare della difesa del made in Italy...

Non ci sono più soldi, ma invece di ovviare a questo con la sacrosanta uscita dall'euro e con una gestione più attenta della moneta, invece di spendere più soldi pubblici come tutti i maggiori economisti consigliano, invece di fregarsene del debito pubblico (si guardi la situazione del Giappone ad esempio anche se non siamo e non saremo mai il Giappone), invece di riappropiarsi delle sovranità nazionali, che facciamo noi? Svendiamo tutto il vendibile agli stranieri... Risultato? Questi soldi non tornano in tasca nostra, o tornano davvero in minima parte!
In un periodo di profonda recessione come questo, l'unica cosa da fare è tornare ad una moneta sovrana, riappropriarsi di tutte quelle società che producono sul nostro territorio, comprare aziende che ora sono completamente private e destinarle al "dominio pubblico" ed aiutare le piccole e medie imprese in difficlotà con del capitale a loro completamente da dedicato.
Non è nulla ne di difficile ne di impossibile, ma ovviamente non siamo noi a decidere e nemmeno i politici (che tra l'altro sono anche parecchio ignoranti in materia), ma i sopracitati mercati globali, i mercati "liberi" e globalizzati...
Insomma, sarebbe come chiedere ad un gatto di abbaiare...


Buona vita.
[Nongio]

domenica 22 settembre 2013

ANALISI SULLA SITUAZIONE POLITICA IN ITALIA





















Come è vero che la politica può davvero poco in quanto ad autorevolezza, (si legga "eurocrazia" al comando) è anche vero che partiti e schieramenti continuano a sussistere in questo paese. Esiste ancora la differenziazione storica nei due tronconi classici, destra e sinistra ed esiste ancora chi li vota spinto da un sald spirito di appartenenza e dal trovarsi d'accordo con certi "ideali" comuni.

Non cè dubbio che ora in Italia i problemi non siano di carattere politico, ma bensì economico.
Ripeto, la politica dei partiti e dei partitismi non può praticamente nulla a cospetto di alcune decisioni che chi sta in alto può prendere senza il nostro consenso, perchè tempo addietro "qualcuno" ha firmato dei trattati e delle carte che permettono loro di fare un po' ciò che vogliono.
Insomma, vedere i telegiornali in questi giorni che aprono con notizie sulla decadenza di Berlusconi mi fa davvero schifo, non comprendo se sia il popolo italiano ad essere davvero ormai completamente lobotomizzato (dato il peso che da a certe notizie), oppure l'informazione tradizionale passata ormai completamente in mano al "regime.
Insomma, parliamoci chiaro, Berlusconi è uno degli ultimi problemi di questo paese, è un gossip da Novella2000, non di certo da prime pagine di giornali nazionali, tg e talk show pseudo-politici vari. Affermare il contrario inoltre è da stupidi.
Ma oltre a Mr. B. ed il suo ormai "vecchio partito", cosa rimane del panorama politico del belpaese?

Sicuramente il gruppo politico più discusso degli ultimi anni è il Movimento 5 Stelle.
Il Movimento 5 Stelle, quello di Grillo, un partito "capitanato" da un comico (la coerenza direi che in questo caso cè data la comicità della classe politica moderna), un partito che da o dovrebbe dare voce ai suoi elettori via internet tramite il "voto popolare", un partito che ha fatto del "Vaffa alla casta" il suo slogan, quel partito che non è un partito, ma un "movimento", che anni fa mi aveva fatto sussultare sulla sedia quando proponeva il ritorno alla moneta sovrana e l'uscita immediata dalla moneta unica, ora che fa?! Dov'è?!
Oltre a qualche "sveglio" intervento in Parlamento, concretamente, cosa hanno ottenuto dalle loro "sbraitate", quali delle loro proposte più importanti sono state prese in considerazione?

Dall'altra parte cè un partito che di voti alle elezioni ne continua a prendere, ma che non "sboccia" mai del tutto... La Lega Nord.
La Lega che dice, che urla, che prenderebbe i fucili, ma che di voce in capitolo sembra averne poca, quella Lega che usa metodi troppo bruschi ed è legata ancora a "guerre" personali che di certo non giovano ai risultati.
Mi chiedo però: è possibile che l'unico politico che si è recato fuori da una delle conferenze Bilderberg è stato Borghezio, proprio della Lega Nord? (Se non conoscete il Gruppo Bilderberg, cercate in rete). Quel Borghezio che tutti ci ricordiamo per le prese di posizione davvero estremiste e antisemite? E' mai possibile che l'unico politico, di quelli noti ai più, che ha davvero a cuore il suo paese sia un personaggio come lui?!

Poi cè (o c'era?) il PDL, il partito di Silvio, il "nuovo partito del popolo"...
Anche in questo caso, voti molti, promesse tante, casini... Ancor di più...
Insomma, un partito che di numeri e consensi ne aveva tanti (come il PD, ma lo vedremo poi) e che quindi avrebbe potuto "soddisfare" i suoi elettori, ma che semplicemente è stato oscurato dallo smisurato ego del suo leader e da tutto ciò che è ruotato intorno a lui.
Mettiamoci anche un po' di "qualunquismo" da parte dei suoi deputati e un attenzione mediatica particolare ricevuta negli anni (per i motivi elencati sopra), ed ecco che il partito si sfalda, sussulta, dice e non fa, appoggia chi non dovrebbe appoggiare...

Infine, come sottotitolo avrei voluto mettere "Il fallimento del PD", ma molto probabilmente metà delle persone sarebbero tornate a fare quello che stavano facendo prima di trovare ed iniziare a leggere questo articolo. Non me ne vogliate. Scusate l'astio che esterno verso questo partito, ma se siete persone intelligenti, potete ben capire senza troppi giri di parole che molto del marcio che questo paese si ritrova addosso lo dobbiamo ad almeno trent'anni di politiche economiche (e sociali, ma questo è un altro discorso) errate (comprese quelle sfociate in questi ultimi anni nello sbagliatissimo concetto di "Europa unita" e "mercato libero"). Non è forse a tutt'oggi il PD il partito di sinistra con più consensi? Non è forse il PD il partito che, dato il numero di "adepti", dovrebbe muoversi in direzione opposta di come si sta muovendo? Non è forse il PD (sempre e solo per i numeri che ha) il partito che potrebbe e DOVREBBE opporsi alle politiche monetariste fasciste della UE? E perchè non lo fa?! Non è forse la sinistra la parte politica più vicina alla classe operaia?
Le politiche economiche europee stanno uccidendo la classe operaia (le stanno uccidendo un po' tutte in realtà) eppure il PD invece di ribellarsi contro il vedere i propri ideali stuprati da gente che non è stata nemmeno votata (Parlamento Europeo), fa l'esatto opposto, appoggia determinate "manovre", che ad esempio hanno portato in pochissimi anni la disoccupazione giovanile al 40% in Italia...
Non è la sinistra forse la tutelatrice stoica del popolo? Era, perchè per come la vedo io ora sta dalla parte dei "cattivi".
Ed è esattamente per questo (e per molti altri motivi, ma non è questa la "sede" adatta dove parlarne) che non mi sento di sinistra.

Sono di destra allora? No. Perchè no? Sono tendenzialmente d'accordo con molte idee che alcuni partiti di destra espongono, soprattutto per quanto riguarda argomenti di carattere prettamente economico-monetario. Sono assolutamente d'accordo con partiti di estrema destra come ad esempio Forza Nuova, sulla questione della truffa che l'eurozona porta avanti e sull'uscita dall'euro. Sono d'accordo con altri partiti di destra ("stranamente", purtroppo, sempre quelli facenti parti del filone estremista) che parlano di riappropriazione della sovranità nazionale, ecc... Ma il mio appoggio si ferma a questo.
Non sono di destra, perchè ad esempio trovo ridicolo l'accanimento di alcune "celle" verso gli omosessuali (non sto dicendo che tutte le persone di destra ce l'hanno con gli omosessuali), trovo ridicolo il dover salvaguardare i valori cristiani a tutti i costi (dato che sono ateo), trovo ridicoli certi atteggiamenti nostalgici verso il ventennio fascista, trovo ridicolo che la UE approvi l'esistenza di tali partiti...
La cosa che è cambiata su questo fronte è la crescita di partiti come FN. Se prima pensavamo che questi gruppi estremisti si sarebbero estinti, ora invece stiamo assistendo ad una sorta di "rivincita".
FN prende sempre più voti, e sono convinto che se si andasse ora alle elezioni molto probabilmente prenderebbe il doppio dei voti dell'ultima volta, o giù di li.
Perchè? Perchè chi come me studia economia e ha capito che il problema è come vengono "fatti girare" i soldi, l'unico partito che trova ad apporsi al capitalismo sfrenato imposto dai poteri sopracitati è proprio Forza Nuova. Fortunatamente cè gente abbastanza intelligente da capire che oltre all'essere contro l'euro e l'eurozona, questi personaggi spesso sono proprio neo-fascisti, nostalgici dei campi di concentramento e della monarchia, motivo per cui "non vale la pena"  buttare via un voto così.
La paura è proprio questa, che sempre più gente comune voti questo genere di partiti senza riflettere sulle conseguenze che questo può portare...
Intanto, ad esempio, la polizia ad Atene non fa nulla per fermare alcune azioni violente che Alba Dorata sta portando avanti in questi giorni (a tal proposito si legga un mio articolo sul partito greco neonazista: http://ilfaroevolution.blogspot.it/2013/09/nazisti-su-marte.html).
Non voglio che una situazione del genere si ripeta anche qui...

Dei partiti piccoli (e dei democristiani) preferisco non parlare. Muoiono sul nascere, anche se devo ammettere che in campagna elettorale ce ne erano stati un paio che mi avevano fatto esclamare "Finalmente!" perchè proponevano davvero cose concrete che andavano oltre i soliti superficiali discorsi dei partiti di punta. Ma si sa, i numeri contano molto, e se non ne hai...

<<Si ok, ma cosa hai votato tu?>>
Per correttezza vi dico che non ho votato, mi trovavo all'estero in quei giorni e non mi sono posto nemmeno il problema.
Leggetevi anche questo, un bell'articolo di Gabry sul sacrosanto diritto al non-voto: http://ilfaroevolution.blogspot.it/2013/01/guida-universale-per-non-votare-alle.html



A voi la parola, se volete.
Buona vita.


[Nongio]

martedì 17 settembre 2013

NAZISTI SU MARTE



















Nikolaos Michaloliakos sembrava dover essere uno di quei personaggi politici o pseudo tali che di tanto in tanto appaiono dal nulla, giusto il tempo di un paio di "uscite coraggiose" e poi sono destinati a cadere nel dimenticatoio.
Ma per lui non e' stato esattamente così,  e soprattutto non lo è stato per il partito a cui fa capo, ovvero Alba Dorata, il partito neonazista greco (anche se tale etichetta viene rifiutata dai suoi esponenti), l'unico partito di questo tipo legalmente riconosciuto dalla UE (tenetelo bene a mente).

Basta osservare il loro simbolo per capire che non è uno dei soliti gruppi di estrema destra (o sinistra) che ci sono in giro, un simbolo che richiama fortemente la svastica del partito nazionalsocialista di Hitler, anche se è volutamente ispirato ad un antico simbolo greco (il meandro).
I loro ritrovi sembrano vere e proprie rivisitazioni storiche delle parate che le camicie brune (i famosi Sturmabteilung o "battaglioni d'assalto") tenevano durante la Repubblica di Weimar.

Il 12 settembre alcuni esponenti di Alba Dorata ad esempio, hanno teso un’imboscata a militanti del KKE (il partito comunista greco), a volto coperto, con spranghe e bastoni.
Risultato finale: ovviamente tanti militanti del KKE all'ospedale...
E questi atti si susseguono giorno dopo giorno, più violenti, con meno "freni" e con sempre più appoggio da parte della "gente comune".
Il giornalista Dimitris Psarras, autore del libro La bibbia nera di Alba Dorata, a tale proposito afferma che l’obiettivo dei neonazisti è piuttosto chiaro: «Stanno chiaramente tentando di creare un clima da guerra civile. Un clima dove le persone sono costrette a schierarsi a destra o a sinistra» e che non si limitano più a dar fastidio agli immigrati la notte, ma mettono in piedi veri e propri attacchi terroristici, mirati e con obbiettivi ben precisi.

Questo è un partito vero e proprio, oggi in Grecia sarebbe addirittura il terzo partito per consensi (ci sono proiezioni che lo darebbero addirittura sopra il 20% in caso di elezioni) ed è tutto legale, è tutto approvato dalle UE!
Non sono di certo un pacifista e, ripeto, certi ideali economici che l'estrema destra propina potrebbero "interessarmi",  potrei anche discutere con uno di loro su questo argomento, ma qua stiamo parlando di nazionalisti esaltati, nostalgici di Hitler e degli ideali di "purezza" e "superiorità", pazzi che di certo non faranno del bene ad un paese già abbastanza agonizzante, folli solo in grado di disunire un popolo già abbastanza provato da questa crisi.

In Italia, per spirito di emulazione, tempo fa si era parlato di una possibile nascita di un filone "nostrano" del partito nazionalista greco, filone che avrebbe effettivamente preso vita l'anno scorso, ma di cui si son perse subito le tracce (era partita una campagna su internet per reclutare aspiranti militanti italiani).
Comunque Alba Dorata continua ad avere contatti diretti con Forza Nuova, ed insieme a altri partiti di estrema destra ha formato il Fronte Nazionale Europeo che come segretario generale ha Roberto Fiore (già segretario di FN) che in passato è stato anche europarlamentare.

Come è possibile che la UE abbia accettato tutto questo? E come è possibile che un partito così estremista che fino a qualche anno fa era praticamente sconosciuto, ora abbia addirittura il 15%?
Forse la UE ha deciso di mettere sullo stesso piano i partiti comunisti e quelli fascisti e quindi ha "dovuto" accettare Alba Dorata?
Se fosse così sarebbe un bel rischio per quel poco che rimane della democrazia o della libertà democratica (che di si voglia).
In un periodo delicato come questo, definire "legale" un partito del genere è davvero un controsenso.
Forse poi Alba Dorata in Grecia è cresciuta così tanto per una questione prettamente storica, un cambiamento politico ed economico così drastico in così poco tempo ha portato ad una crescita esponenziale del malcontento popolare, che è scaturito in un unico ideale nazionalista, come se il nazionalismo estremista di stampo nazista (o fascista, comunque di estrema destra) potesse essere l'unica soluzione (questo soprattutto tra le generazioni più giovani) ...

Cè nazionalismo e nazionalismo, e questo di certo non è quello buono.


[Nongio]

lunedì 9 settembre 2013

KYENGE E LE DICHIARAZIONI CONTRO IL "SUO" PAESE.














Non ce' dubbio che questo sia un periodo complesso, sia economicamente che culturalmente. Oltre alla crisi del denaro infatti, abbiamo anche una crisi che definire dei "valori" sarebbe riduttivo...
La gente e' sempre meno motivata, di lavoro ce ne' poco e sempre piu' spesso i soldi per studiare vengono a mancare. Non credo sia solo mia l'esperienza di amici che hanno rinunciato ad andare all'Universita' o che l'hanno abbandonata prima di laurearsi, semplicemente perche' non avevano piu' possibilità economica per potersela permettere. E questo e' davvero triste...

Con questi presupposti, spostiamo la nostra attenzione sulle "uscite" di un personaggio che dovrebbe essere il simbolo della coesione tra popoli differenti, ma le cui dichiarazioni lascerebbero pensare a tutt'altro: Parliamo di Cecile Kyenge, Ministro dell'Integrazione, ovvero colei che dovrebbe fare di tutto per unificare quegli animi sempre piu' tendenti al razzismo, sempre piu' estremisti, in un paese invece sempre piu' multiculturale, dove persone provenienti dagli stati piu' disparati convivono ormai "pacificamente".

Vorrei tralasciare la questione delle etnie e della globalizzazione, nel senso che certe "manovre" sono di fine palesemente destabilizzatorio, a cominciare dall'istituire un Ministero dedicato all'"Integrazione"… A proposito, ho cercato le "funzioni" di detto ministero sulla gazzetta ufficiale, sostanzialmente si tratta della promozione di iniziative e azioni di governo "nelle politiche settoriali concernenti intergrazione e immigrazione" e "per la prevenzione delle cause di discriminazione razziale o religiosa…" (http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2013/20130162/13A06156.htm) quindi sostanzialmente funzioni che spetterebbero ai Ministeri dell'Interno e delle Pari Opportunità, oltre che alla Farnesina.
Il fatto che alla guida di un ministero sostanzialmente superfluo abbiano messo la Kyenge poi, la dice lunga su quanto l'operazione sia di facciata.

Concentriamoci invece su una manciata di esempi di alcune sue dichiarazioni, che potete trovare facilmente online: "La clandestinità non è reato". "Capisco gli immigrati che si oppongono alle leggi Italiane" "Non mi sento completamente Italiana" "Posti pubblici agli immigrati". "Sostituiamo gli Italiani con giovani immigrati". "L'Italia è un paese di meticci". "Vedrete quando gli immigrati potranno votare". "Il mio compito è rieducare gli Italiani"
Ora, io sono abbastanza "famoso" per non essere particolarmente democratico, ma tutto quello che avete letto credo sia una chiara istigazione ad un'ulteriore tentativo di far dividere le persone, sembra davvero un modo per portare gli italiani a pensare in maniera ancora più estrema.
Già sento le malelingue, quelli rimasti ancora al "destra e sinistra" gridare "al fascista"…ma io non condivido nessuna delle frasi sopra citate...
Un'attenta osservazione di tali dichiarazioni infatti, ci fa ben comprendere che queste sono parole folli, parole che servono solo per aizzare degli animi che, come ho detto in precedenza, sono gia' abbastanza caldi, quando invece servirebbe far di tutto per placare determinate situazioni...
Queste mi sembrano davvero dichiarazioni di una persona che va contro il proprio paese.

Forse la Kyenge ha il "coraggio" di dire determinate cose proprio perche' non si sente completamente italiana? Eppure per sedere sulla poltrona dove sta comoda ora ha giurato sulla nostra costituzione, non su quella del Congo, suo paese natale.
Perche' dice di capire gli immigrati che si oppongono alla legge italiana? Se uno "sgarra" deve essere punito per legge, italiano o straniero che sia, e se fa qualche errore in Italia, deve essere punito dalla legge italiana.
Che poi cara Kyenge, forse e' meglio che vengan puniti qui questi immigrati piuttosto che nei loro paesi, data la legislatura che ci ritroviamo in questo staterello...
E poi proporre posti pubblici agli immigrati... Non me ne vogliano i perbenisti, ma prima i posti di lavoro si danno agli italiani, poi quelli che rimangono li diamo agli stranieri.
E si, vedremo quando gli immigrati potranno votare cosa voteranno, sono proprio curioso... Che sia la ribalta del Comunismo?

Ed infine, volevo analizzare la frase piu' bella, ovvero l'ultima: "Il mio compito è rieducare gli Italiani"... Sono d'accordo cara Kyenge, gli italiani sono da rieducare, ma forse nel verso esattamente opposto a quello che ha preso lei... Lei, assieme a tutti gli altri suoi amichetti, marionettata da quei poteri nascosti ed oscuri di cui parlo sempre (sono monotono, lo so), sta semplicemente portando il nostro popolo a pensare che gli stranieri siano uguali a noi.. Non e' cosi'! Dire che siamo tutti uguali e' una delle cose piu' errate, non siamo uguali. Abbiamo culture difefrenti, istruzione differente, eccetra, eccetra, eccetra, ...
Non e' questione di razzismo, ma e' semplicemente il desiderio di vedere il proprio paese rialzarsi n piedi, vedere la gente cambiare mentalita' affinche' capisca che ci state fregando tutti. Ma il mio paese cara Cecile, si chiama Italia e i suoi abitanti Italiani.

Veniamo tanto criticati all'estero, per la nostra incapacità di gestire le masse di migranti…i signori Svizzeri pare che nonostante i 65000 immigrati all'anno non se la passino male…(http://www.tio.ch/News/Svizzera/739807/L-immigrazione-in-Svizzera-non-ha-prodotto-danni/) come mai? Perchè non riusciamo a emulare il modello Svizzero? Quello che non dice l'articolo e' che se in Svizzera viene trovato un "Clandestino" (e li ci vuole veramente poco per essere considerato tale) viene portato alla frontiera più vicina senza possibilita' di revoca alcuna. Nemmeno ti fanno ripassare da casa a prendere la tua roba.
Sostanzialmente, di quelli in difficoltà, se ne fregano. Dobbiamo arrivare a questa mentalità al limite dell'umano? Se esiste una soluzione sta nel mezzo, e non la troveremo certo marcando le differenze etniche con espressioni come quelle sopracitate. Gli immigrati sono ben accetti, ma ci sono tanti padri di famiglia, miei connazionali che non hanno un lavoro, e per come la vedo io, la priorita' va a loro..

 [Nongio]