venerdì 7 dicembre 2012

GALLINE IN FUGA, MA ANCHE NO: I POLLI NELL'ERA DEL CAPITALISMO.






















Un tempo, una persona, poteva dirsi ricca quando, rientrata a casa, trovava -ad esempio- un bel pollo arrosto per cena:

La sua ricchezza stava nel pollo, gli serviva quello per mangiare, e solo quello.
Un eventuale "surplus", sarebbe stato non solo inutile (e' fisicamente impossibile quasi per tutti mangiarsi 5 polli di fila, e comunque sarebbe molto di più di quanto effettivamente necessario a sfamarsi) ma addirittura dannoso, in quanto "l'avanzo" sarebbe stato buttato, con conseguente SPRECO della ricchezza intrinseca in quel determinato bene: lo sfamarsi, LA CENA.

Il capitalismo, come è noto, è basato sul concetto di PROFITTO.
Ecco allora che il concetto di ricchezza si e' spostato dal nostro pollo al denaro necessario al suo acquisto.

Cosa è cambiato? Che se prima era inutile e dannoso avere 5 polli a cena, ora apparentemente non si fa alcun danno accumulando i soldi necessari per 5 polli. Ne compro uno e uso i soldi degli altri 4 per comprarmi lo spiedo.

Ma cosa succede in realtà?
Il denaro è un bene FINITO, pertanto se una persona ha raccolto soldi per 5 polli, pur mangiandone uno soltanto, significa che ci saranno ben 4 persone che non saranno in grado di cenare.
E i polli prodotti per loro? Finchè si potra' si terranno stoccati, e poi andranno buttati.
Non solo: lo spiedo rappresenta il surplus: una cosa di cui prima non si aveva alcun bisogno, perciò non ci si poneva il problema di averlo, e non ci si sentiva "poveri" per il fatto di esserne sprovvisti...

La menzogna principale, nonchè generante la quasi totalità dei problemi odierni, almeno a livello economico, e' stata il farci credere che la ricchezza si trovasse nel portafogli, e non nel frigorifero. Nessuno si è mai interrogato sulla possibilità di mangiarsi il denaro unicamente perchè il "passaggio mentale" è troppo rapido e sottile, come un'associazione (sbagliata) di idee.

Metafore sul pollame a parte, quando ci parlano di "ricchezza" e di "crescita", non si riferiscono certo al nostro "benessere generale", stanno semplicemente parlando di quantità di denaro che si muovono qua e là, per motivi complicati da spiegare e da capire: se la gente capisse che questi giri di soldi che li mandano in "crisi" venissero spesi, letteralmente, per aria fritta (piuttosto che per il loro pollo arrosto) si arrabbierebbe assai di più...Ci hanno ingannati usando solo le parole.

E si è arrivati ai paradossi.

Il pollo ci sarebbe per tutti, ma siccome i portafogli sono vuoti per pagare l'aria fritta ( i "servizi" delle banche, tanto per dirne una...li avete mai mangiati? io no...) allora siamo POVERI.

Se un paese ha una certa quantità di denaro circolante al suo interno, e' considerato RICCO, importa poco se quel denaro e' concentrato nelle mani del 5% della popolazione, col resto a morire di fame.

Sembra una banalità, ma pensandoci...la cosiddetta "società del benessere" quella del surplus, della paccottiglia inutile, non e' forse basata sul concetto del "io il benessere me lo posso permettere?"
Drogati da questo benessere ci affanniamo alla ricerca dei surplus, degli smartphone, della macchina nuova ogni 2 anni, anche quando proprio non possiamo permetterci nemmeno il famoso pollo.
E perciò andiamo a indebitarci, per circondarci non solo di quelle cose inutili che ci fanno sentire "ricchi", ma a questo punto anche per mangiare.

Cui prodest? Gli utilizzatori finali del gioco, quelli che probabilmente già da prima potevano permettersi di cenare 5 volte a sera.

Tanto per capirci, l'ideologia capitalista moderna, conosciuta anche come capitalismo monetarista, ha come padre Milton Friedman, un economista che riuscì a sostenere non solo politicamente, ma anche attivamente (collaborando con la CIA e varie dittature) tutte le sfaccettature del cosiddetto capitalismo "puro", con vittime e ingiustizie di ogni genere e natura al seguito (una descrizione molto seria e dettagliata è rappresentata dal "libro nero del capitalismo" di Maurice Cury [Isbn 88-438-0224-0] ).
Il suo "metodo" e' stato fondamentale per l'introduzione di forti elementi neoliberisti nelle principali dittature degli ultimi 50 anni (dal Cile di Pinochet alla Cina comunista, stiamo parlando di torture e altri crimini di guerra) ed e' il modello economico scelto dalla FED e dalla stessa BCE.

Se non ci credete, fate una ricerca sulla cosiddetta "scuola di Chicago", con particolare attenzione al ruolo, storico e contemporaneo, dei così definiti "Chicago boys".

John Keynes, un grande economista, definì il capitalismo come la "stupefacente credenza secondo la quale i peggiori uomini farebbero le peggiori cose per il gran bene di tutti".

E a differenza di Friedman, Keynes non prese il Nobel.

Oltre ad aver stravolto il significato di RICCHEZZA, penso abbiano stravolto anche il significato della parola pollo:

Ora basterebbe accorgersi che e' di noi stessi che si parla,
Entrando in un'agenzia per il lavoro, sarete chiamati "risorse umane", o peggio "capitale umano".

La differenza, rispetto alla gallina del contadino, è che lei non dà uova d'oro...noi si.

[GabryDober]

Nessun commento:

Posta un commento